IL LINO

Origini

Il lino, fibra fra le più nobili conosciuta nell’Antico Egitto e nel Medio Oriente, in Bergamasca ha sviluppato nei secoli la storica realtà del Linificio Canapificio Nazionale, che ha tuttora sede a Villa d’Almè. Fondato nel 1873, oggi il Linificio e Canapificio Nazionale è controllato al cento per cento dal Gruppo Marzotto, che arricchisce la sua gamma nell’abbigliamento e nell’arredo casa. Grazie alla consulenza di Giorgio Rondi, il Linificio Canapificio Nazionale ha seguito la filatura del lino per trama ed ordito.

Coltivazione

Nella gestione del progetto ci si è prefissati di realizzare un filato il più sostenibile possibile unendo tradizione e innovazione. Si è seminato e coltivato in modo antico (senza operazioni meccaniche o trattamenti fitosanitari) e filato su macchine tecnologicamente avanzate, ma nel modo più tradizionale possibile e senza chimica. Il ciclo colturale, favorito dal meteo, non ha comportato particolari problematiche sino alla fioritura. Solo le erbe infestanti, sviluppatesi in seguito, hanno complicato lo strappo degli steli, rigorosamente manuale.

Filatura

La successiva macerazione è stata accelerata dalle piogge di agosto ed a settembre è stata avviata la fase industriale di filatura.

Il Linificio Canapificio Nazionale si è appoggiato alle realtà di “Terre de Lin” (Normandia) per le operazioni di separazione della fibra dal canapulo e la pettinatura con confezione in nastro. L’eterogeneità della fibra ha comportato un notevole lavoro di omogeneizzazione in fase di preparazione, con accoppiamenti ed affinamento dei nastri”. Per arrivare alla tessitura è stato necessario ricavare due titolazioni, Nm20 e Nm39, dove per “Nm” si indicano i chilometri di filo presenti su una rocca da un chilogrammo. Già alla fine del secolo scorso il Linificio aveva collaborato alla produzione di un tessuto per realizzare copie della Sindone, utilizzando tecniche il più possibili simili a quelle adottate 2000 anni fa.

La complessità, allora come oggi, non stava nel reperire la materia prima della zona (Egitto, Siria) o nel tessere su telaio manuale, bensì nel processo di trasformazione della fibra in filato.

Tessitura

A novembre 2020 il filato è stato preso in carico da Torri Lana 1885, che ha avviato la tessitura nella propria storica sede produttiva, sita nel fondovalle fra Gandino e Peia, all’imbocco della Via della Lana. L’ordito è stato realizzato con filato lino 1/8 bianco Nm 39 con riduzione di 36 fili al centimetro. Per la trama si è utilizzata una titolazione Nm20, mentre l’armatura è una lisca di pesce di 32/33 gradi sull’asse longitudinale. Il peso del tessuto è di circa 230 grammi al metro quadro, un risultato ottimale (anche per lucentezza) rispetto a quello della Sacra Sindone originale.