Filosofia

Una mission dalle origini antiche

Un percorso storico nel cuore della Valle Seriana

Il progetto Lino Val Gandino prevede la realizzazione di un percorso storico che toccherà la Via della Lana, passando dall’agro di via Resendenza, dalla via Carducci in comune di Gandino, dalla via Ca’ Fragia in comune di Peia per raggiungere la Pozza del Lino. Ci saranno luoghi di sosta con punti informativi per documentare la storia passata e presente della tessitura in Val Gandino, ma anche forti connessioni con il Museo della Basilica di Gandino e il Museo del Tessile di Leffe.

Nel primo caso, oltre ad alcuni macchinari antichi, è disponibile una delle maggiori collezioni al mondo di tessili, pizzi e merletti religiosi. A Leffe è invece presente una filiera tessile completa, a partire dalle piante tessili, che propone macchinari d’epoca funzionanti e un’efficace aula didattica multimediale.

I fili della storia che legano il progetto del Lino Val Gandino al territorio sono innumerevoli. Basti pensare che annessa alla sede di Torri Lana 1885 c’è l’antica “ciodera”, fra gli ultimissimi esemplari di stenditoio per l’asciugatura dei tessuti presenti in Italia, “Luogo del Cuore del FAI”. La stessa famiglia Torri è stata protagonista, attraverso Emma Torri e il marito Mario Franchina, dell’arrivo in Val Gandino, al Santuario della Madonna d’Erbia di Casnigo, della veste talare di S. Giovanni Paolo II Papa. A Gandino si conserva invece il Saio Reliquia di S. Padre Pio da Pietrelcina, sin dagli anni ’40 donato dai Cappuccini a una famiglia gandinese fornitrice di pannilana.

Famiglie gandinesi, luoghi sacri e santi