Origini

Una storia che sa di musica

Legato alla Sindone è anche il compositore gandinese Qurino Gasparini (1721-1778) divenuto maestro di cappella del Duomo di Torino.

A renderlo celebre il fatto che il mottetto da lui composto “Adoramus te, Christe”, fu per oltre un secolo attribuito a Wolfgang Amadeus Mozart ed addirittura inserito nel celeberrimo catalogo Köchel (codice K327), riferimento fondamentale per la produzione del grande salisburghese.
Il brano fu probabilmente ascoltato e trascritto su alcuni fogli da Leopold Mozart, padre di Wolfgang.
Fogli finiti poi fra le carte del compositore, con conseguente errata attribuzione del brano, rivelata nel 1922 da Hermann Spiess, maestro di cappella a Salisburgo, attraverso uno studio pubblicato sulla rivista organistica tedesca “Gregorius Blatt”.

Mozart fu allievo di contrappunto di G.B. Martini come Gasparini che si incontrò con i Mozart al più tardi nel 1771, a Torino.  Alcune produzioni artistiche di Quirino Gasparini sono strettamente legate al tema della Passione di Cristo e alla Sacra Sindone. Il citato “Adoramus Te, Christe” attribuito a Mozart, fa parte per esempio dei Responsori del Venerdì Santo, composti per l’adorazione della Croce. In evidenza anche i “Mottetti per le Rogazioni” alla Sacra Sindone, composti da Gasparini nel maggio 1766, i cui manoscritti sono conservati presso il Fondo Musicale della Cappella dei Cantori di Torino. Si tratta di una serie di 4 mottetti: “Sicut cervus”, “Sicut cedrus”, “Aspice Domine” ed il conclusivo “Tuam Sindonem veneramur”.